di Ettore Ferrari
Il 25 agosto 2022 potrebbe essere una data storica nel ciclismo: la prima maglia roja alla Vuelta a Espana e, più in generale, la prima maglia di leader in un GT per Remco Evenepoel. L’attacco sferrato sulla salita finale dal campione belga (con a ruota Enric Mas, che non ha mai dato un cambio) ha messo alle corde Primoz Roglic, il grande favorito di questa Vuelta, che ha pagato dazio. Così il primo successo in carriera di Jay Vine è passato quasi in secondo piano, mentre l’australiano ha realizzato un’autentica impresa al cospetto di grandi atleti.
Pioggia e nebbia sul Pico Jano – La giornata odierna propone il primo vero arrivo in salita di questa Vuelta n. 77. Sempre nei Paesi Baschi, si parte da Bilbao e si prosegue superando due colli prima dell’ascesa finale al Pico Jano, in località San Miguel de Aguayo. Una salita severa con punte all’11%. Al comando, sin dalla penultima salita, Mark Padun, che ha staccato i compagni d’avventura. Ma la vera bagarre scoppia non appena inizia l’ultima e decisiva salita.
S.Yates prova, poi sale in cattedra Evenepoel – Dal gruppo allunga Jay Vine, che recupera terreno a Padun. Il gruppo è tirato dalla QuickStep Alpha Vinyl, che prepara il terreno ad Evenepoel. Simon Yates, vincitore della Vuelta 2018, allunga ma il suo tentativo si rivela velleitario e rientra ben presto nei ranghi di un gruppo che si assottiglia sempre di più. Evenepoel tasta il polso ai rivali con una prima progressione ai -9. Roglic e Mas sono attentissimi. Ma è ai -7,5 che il belga fa il vuoto con Mas a ruota. Roglic non prova nemmeno a seguire l’avversario, intuendo che è meglio salire del suo passo.
Vine salta Padun e si lancia verso la prima vittoria in carriera – La rimonta di Vine viene premiata quando (-6,6) si riporta su Padun. L’ucraino non riesce a tenere il ritmo e si sfila, mentre Vine è galvanizzato, nonostante l’acqua e la nebbia. Evenepoel continua il suo forcing e Mas dà fondo a tutte le proprie energie per rimanere incollato al classe 2000. Da dietro si segnala un bel gesto altetico di un altro giovanissimo talento, Juan Ayuso, classe 2002 che compirà 20 anni il mese prossimo. Ma le posizioni non cambiano con Vine che resiste al comando e vince la tappa, Evenepoel conquista la seconda moneta a 15″ (6″ di abbuono), Mas è terzo, poi Ayuso a 55″. Roglic a 1’37” regola un gruppo comprendente Sivakov, Carlos Rodriguez, Geoghan Hart, Hindley, S.Yates e Joao Almeida; a 1’50” Miguel Angel Lopez; male Carapaz a 2’59”.
Roglic a 1′ da Remco – Rudy Molard cede la leadership, ma rimane ancora in classifica, 2° a 21″ da Evenepoel. Terzo all’arrivo (come due giorni fa) e terzo anche nella Generale Enric Mas a 28″. Roglic è quarto a 1’01”, seguono Juan Ayuso a 1’12”, e il trio Ineos: Sivakov e G.Hart a 1’27” e C.Rodriguez a 1’34”.
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