di Ettore Ferrari

Con una volata perentoria Remco Evenepoel mette tutti d’accordo imponendosi ad Andorra, sul primo arrivo in quota della Vuelta a Espana 2023. Alle spalle del campione del Belgio, il dominatore del Touur e France Jonas Vingegaard, il talento cristallino di Juan Ayuso e il vincitore del Giro d’Italia Primoz Roglic: un oridne d’arrivo stellare. Il fuoriclasse belga conquista pure la roja, dimostrando di essere subito pronto per la caccia al bis consecutivo.

Caruso all’attacco – Dopo le prime due giornate a Barcellona, la Vuelta propone il primo arrivo in salita già il terzo giorno di corsa. Il traguardo è posto nel principato di Andorra, in località Arinsal. Prima dell’ascesa finale, i corridori devono affrontare il Coll d’Ordino, di ben 17,3 km al 7,7%. In testa alla corsa, prima dell’ultima asperità, sono rimasti due degli undici protagonisti la fuga di giornata. Sono il nostro Damiano Caruso, ultimo vincitore italiano alla Vuelta (due anni fa al termine di una lunga cavalcata solitaria) e Lennard Kamna. Alle loro spalle Jumbo-Visma e Souda-QuickStep tengono le redini e tengono un’andatura che non consente ai battistrada di prendere troppo il largo.

Kamna stacca Caruso, ma i big non lasciano spazio – Sono 8,3 km al 7,7 % di pendenza media (max 9,5%) quelli che portano ad Arinsal. I due al comando hanno un margine di poco più di un minuto sul gruppo. Lieve cedimento di Caruso prima dei -6, ma il ragusano ha tenacia e grinta da vendere e riprende il più giovane avversario. Intanto, in testa al gruppo ecco fare capolino le maglia della UAE. Jai Vine, poi Ayuso, ma Vingegaard ed Evenepoel sono là. Caruso sente il peso della fatica e molla le ruote di Kamna, ma pure il tedesco perde secondi su secondi all’avvicinarsi del tratto più duro. Prova Ayuso, ma Vingegaard risponde non concedendo un metro. Ripreso Kamna, in prossimità dell’arrivo, da un sempre pimpante Sepp Kuss.

Remco detta legge, Vingegaard sornione, Roglic imperscrutabile – Lunga volata in salita per assegnare la vittoria di questa terza frazione. Evenepoel va in testa, controlla, poi scatta prepotentemente negli ultimi 150 metri, prende un leggero vantaggio e conquista la tappa con 1″ su Vingegaard, Ayuso, Roglic, Soler, Mas. Bernal e Thomas perdono già 47″, Landa 1’29”. Andrea Piccolo, maglia rossa stamane, arriva ad oltre 12′.

Subito in rosso Evenepoel, Vingegaard a 31″, Roglic a 37″ – Il campione del Belgio si veste subito di rosso e ora comanda la Generale con 5″ su Enric Mas (redivivo), 11″ sul giovanissimo Lenny Martinez (appena 20 anni!), 4° Vingegaard a 31″ e 5° Vlasov a 33″; 10° Roglic a 37″ e 11° Ayuso a 38″.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

19 pensiero su “Evenepoel mette subito le cose in chiaro e vince ad Andorra”
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