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L’arrivo in quota sul mitico Tourmalet emette diversi verdetti. Primo fra tutti che Julian Alaphilippe è un pretendente alla maglia gialla di Parigi! Il 27enne vincitore quest’anno della Sanremo (e tanto altro), ha resistito alla grande e concluso in seconda posizione ad una manciata di secondi dal connazionale Thibaut Pinot, che ha azzeccato lo scatto vincente nelle ultime centinaia di metri. Corsa ad eliminazione con Thomas in lieve difficoltà, Nairo Quintana grande sconfitto di giornata. In crisi nera Adam Yates e ancor di più Bardet.

Cronaca – Tappa breve, solo 117,5 km da Tarbes alla vetta mitica dei Pirenei, il Tourmalet. Pronti via ed è subito Nibali! Il siciliano, lontanissimo nella Generale, si muove subito per portare via la fuga e trova quasi subito un alleato d’eccezione: Peter Sagan. I due campioni, ex compagni di squadra ad inizio carriera (Liquigas) ci danno dentro; per lo slovacco l’obiettivo è quello di guadagnare punti nella classifica della maglia Verde (già ipotecata). Altri quindici atleti si riportano davanti. Ma il gruppo, stavolta, non concede troppo spazio, segno che i big, in particolare i Movistar presenti in massa in testa, vogliono giocarsi la vittoria di tappa.

Nibali allunga più volte – Sul Col de Soulor (11,9 km al 7,8%) Nibali scalpita e con lui rimane solo Tim Wellens (che poi consolida la sua maglia a pois vincendo il gpm). In discesa c’è anche il giovane Elie Gesbert. Nibali prova ancora un paio di volte, mentre da dietro la Movistar è sempre in testa a tirare con Amador e Soler, poi l’iridato Valverde e i leader designati Quintana e Landa. Sul Soulor si consuma il dramma sportivo di Romain Bardet, già in ritardo nella Generale (alla partenza 17° a 5’46”), naufraga definitivamente lasciando le residue speranze di classifica in un Tour su cui riponeva tanti sogni.

Tourmalet – Nella lunga discesa prima della grande vetta pirenaica (Souvenir Jacques Goddet) il gruppo recupera tutti i fuggitivi, ad eccezione di Elie Gesbert che approccia da solo la salita conclusiva. Salita lunghissima (19 km) con pendenza media del 7,4% e subito perde contatto Adam Yates (con il gemello Simon). Gesbert viene ripreso ai -10,5.

La Movistar mette in crisi… Quintana – Quello che sembrava presagire ad una grande azione di Landa e Quintana si tramuta in un autentico flop della formazione diretta da Eusebio Unzue: Nairo Quintana si sfila, e perde le ruote del gruppo di testa! Landa rimane nelle prime posizioni, Valverde va in coda, ma dimostra ancora di averne. Amador e Soler, i due luogotenenti a lungo al comando si sono già sfilati, ma riescono ad affiancare il sudamericano, che lavora di spalle e vede sempre più allontanarsi il gruppo maglia gialla. Sconcertante e, per certi versi, inspiegabile questa debacle di Nairo Quintana che per l’ennesima volta in carriera puntava tutto sulla corsa francese e che, per l’ennesima volta, viene inesorabilmente respinto. Mancano ancora 10 km all’arrivo e la corsa si rivela ad eliminazione.

Barguil prova a far splendere il tricolore di Francia – A 9,5 dal termine scatta Warren Barguil, ma il campione di Francia è il lontano parente dell’atleta che aveva vinto 2 tappe e la maglia a pois al Tour 2017. Il gruppo viene tirato da David Gaudu per il proprio leader Pinot. Intanto l’armata Ineos si sfalda, Thomas e Bernal perdono i luogotenenti di un’armata invincibile fino allo scorso anno e che ora dimostra di non avere più la forza di un tempo. Barguil viene ripreso (-5,7). Perdono terreno Porte, la maglia bianca Mas, Valverde, ed ancora Fuglsang e anche Uran. Davanti sono rimasti in pochi: Gaudu e Pinot, coppia Groupama-Fdj; ben tre Jumbo-Visma: Kruijswijk, De Plus e G.Bennett; Thomas e Bernal; il sorprendente Buchmann; lo spaesato Landa; uno straordinario e sempre attentissimo Alaphilippe.

Pinot vince e Alaphilippe rafforza il primato, Thomas in affanno – Gli ultimi 3000 metri sono durissimi e gli uomini della Jumbo-Visma, pur in superiorità numerica non riescono a primeggiare per la mancanza di un finalizzatore. Geraint Thomas perde contatto e non ha la brillantezza di ieri (men che meno quella del Tour dello scorso anno). Thibaut Pinot allunga e riesce a prendere un lieve margine che gli consente di concludere primo. Alaphilippe chiude a 6″ dal connazionale assieme a Kruiswijk; a 8” Buchmann e Bernal; a 14” Landa; a 30” Uran; a 36” Thomas. Alaphilippe è il vincitore morale della tappa di oggi. Adesso in classifica allunga su Thomas, il gallese paga 2’02”; il regolare Kruijswijk è terzo a 2’14; quarto Bernal (che ha riconquistato la maglia bianca) a 3’ tondi; a 3’12” Buchmann e Pinot; Uran a 4’24”; Fuglsang a 5’22”; Valverde a 5’27”; Mas a 5’38” chiude la top-ten. Domani ultima giornata sui Pirenei.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

4 pensiero su “È grandeur francese sul Tourmalet: Pinot primo e Alaphilippe secondo sempre più giallo!”
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