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Wout Van Aert, già fenomeno del ciclocross, e da un paio di stagioni nuovo talento anche su strada, sfodera un’autentica impresa dominando la quarta tappa del Critérium du Dauphiné. La sorpresa è che Van Aert ha vinto in una specialità che, prima di oggi, non pareva fosse nelle sue corde: la cronometro. E invece ecco il Van Aert che non t’aspetti (o la maturazione di un campione a tutto tondo) che ha asfaltato la concorrenza lungo il tracciato di 26,1 km da Roanne a Roanne. Adam Yates strappa la maglia gialla a Dylan Teuns.

Dumoulin in recupero, bene Van Garderen, Kruijswijk, Alaphilippe e Fuglsang – Un percorso con una leggera salita prima di metà percorso per dare un po’ di spazio agli scalatori. La corsa inizia senza l’uomo più atteso: Chris Froome, caduto durante l’allenamento, è costretto al ritiro e, soprattutto, ad abbandonare il sogno di vincere il quinto Tour de France. Per lui si sospetta una frattura del femore! Nuovi scenari si prospettano per la prossima Grande Boucle che, senza il fuoriclasse britannico, si apre a altre prospettive. Intanto, oggi assistiamo alla sensazionale performance contro le lancette del fiammingo Wout Van Aert che ferma il cronometro in 33’38”. Quando passa sulla linea d’arrivo il miglior tempo era quello di Tom Dumoulin (apparso in recupero dopo l’incidente al ginocchio un mese fa al Giro), mica uno qualunque… Per Van Aert (al primo successo stagionale e al primo acuto in maglia Jumbo-Visma) la media di 46,561. Alle spalle dell’ex tre volte campione del mondo di ciclocross (che prima di oggi aveva vinto solo una cronometro da pro’: al Giro del Belgio 2016) un ritrovato Tejay Van Garderen a 31”, quindi Dumoulin a 47”, Kruijswijk a 49”, Buchmann a 51”, quindi A. Yates a 56”, Alaphilippe a 59”, Politt a 1’05” e Fuglsang a 1’07”; la maglia gialla Teuns 14° a 1’24”.

Adam in giallo, in dodici nello spazio di 54” – Yates conquista il primato nel momento in cui il Delfinato entra nella fase più importante. L’inglese ha 4” su Dylan Teuns, 6” su Van Garderen e 7” su Fuglsang (in ottima forma dopo la splendida primavera culminata con il trionfo nella Liegi-Bastogne-Liegi); la classifica è cortissima e ben dodici corridori sono racchiusi in soli 54”: da Yates a Richie Porte.


Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

2 pensiero su “Delfinato – Van Aert strapazza tutti”

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