de gendt- cyclingtime

di Giuseppe Girolamo

Napoli applaude Thomas De gendt. Il belga regala alla sua nazione la 164esima vittoria al Giro d’Italia e conquista la seconda soddisfazione personale nella corsa rosa, dopo la vittoria nella 20esima tappa del 2012 con arrivo in cima allo Stelvio. In classifica generale balzo in avanti per Guillaume Martin: a 1’06” dal capo classifica Juan Pedro Lopez.

Cronaca – Il Giro d’Italia torna ad abbracciare e inviare il suo messaggio d’amore verso Napoli; l’ultima volta nel 2013 col successo di Mark Cavendis. Frazione corta (153 km), ma esplosiva con quattro giri del circuito di Monte di Procida (capitale italiana della cultura 2022). Il favorito di giornata è Mathieu van der Poel e l’olandese non tradisce: attacca sin dall’inizio, rendendo la corsa dura. Al portacolori della Alpecin Fenix rispondono una ventina di atleti, tra loro anche Guillarme Martin, uomo di classifica (a 4’06” dalla maglia rosa). Non solo il francese della Cofidis tra i nomi di spicco: nel plotone al comando oltre al già mensionato van der Poel ci sono Biniam Girmay, Diego Ulissi, Wout Poel e soprattutto lui, Thomas De Gendt. Il portacolori della Lotto Soudal ha nelle fughe il proprio punto di forza e difficilmente sbaglia i tempi.

L’azione decisiva – Van der Poel forza il ritmo da lontano con una delle sue rasoiate a 46 km dal traguardo. La fucilata dell’olandese non è letale e gli avversari si rifanno sotto. In contropiede (41 km all’arrivo) partono cinque uomini: Thomas De Gendt, Davide Gabutto, Simone Ravanelli, Jorge Arcas e Harm Vanhoucke. I battistrada trovano subito l’accordo. Gli inseguitori tentennano e la fuga prende margine. In testa si stacca Ravanelli. Rimangono in quattro; saranno loro a giocarsi la vittoria finale, nonostante il disperato tentativo di rientro di van der Poel e Girmay. La volata finale vede De Gendt grande protagonista. Il portacolori della Lotto Soudal vince facile sfruttando così al meglio il gran lavoro nel finale del compagno di squadra Vanhoucke. In seconda posizione chiude Davide Gaburro. Terzo psoto per Arcas. La volata per il quinto posto (a 15″) è vinta da Girmay su Schmid e van der Poel.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com