magnus_cort_nielsen_cyclingtime

di Ettore Ferrari

Al termine di una volata tiratissima, Magnus Cort Nielsen centra il secondo successo in questa Vuelta 2021, battendo di pochissimo Andra Bagioli. Terzo il solito Matthews e quarto Matteo Trentin. Classifica immutata con Odd Christian Eiking in maglia rossa.

Cronaca – La 12esima tappa del Giro di Spagna propone un impegnativo GPM prima del tuffo in discesa e degli ultimi chilometri in pianura che portano al classico approdo di Cordoba. Prima, però, c’è spazio per qualche sussulto come la caduta di Adam Yates e del “solito” Roglic. Il campione olimpico ha una forza granitica e riesce a chiudere. La fuga di giornata si frantuma proprio sull’attesa salita dell’Alto del 14%, nome originale per simboleggiare un’ascesa che presenta punte massime anche superiori al 14% (lunghezza 7,2 km e pendenza media del 5,6%). Rimane al comando il belga Maxim Van Gils (-26 al termine), mentre il gruppo procede senza scatti.

L’azione di Ciccone, Bardet pensa ai punti del GPM – A meno di 2 km dalla vetta, Van Gils viene ripreso da Lastra e poi in contropiede allungano un finalmente pimpante Giulio Ciccone in coppia con l’australiano Jay Vine. In vista del GPM e dei preziosi punti per la maglia a pois di leader degli scalatori, rientrano anche Romain Bardet e Sergio Henao. Il transalpino si prende il primo posto in vetta e si porta a sole 4 lunghezze dal nostro Damiano Caruso. In discesa il vantaggio si attesta sui 30″. Alle spalle dei quattro battistrada, il gruppo si organizza e grande lavoro da parte di UAE e Team BikeExchange, ripsettivamente per Matteo Trentin e Michael Matthews.

Bagioli sfiora la vittoria – Ancora 10″ ai -2 e i fuggitivi vengono inghiottiti a 1,2 dal traguardo con Jay Vine che tenta l’ultimo disperato assalto. Ma anche il portacolori della Alpecin-Fenix viene raggiunto in prossimità dell’arrivo. Matthews e Trentin vengono sorpresi dalla EF con Magnus Cort Nielsen pilotato magistralmente da Jens Keukeleire, suo compagno di squadra. Il danese, già vittorioso nella sesta frazione, centra un clamoroso bis resistendo alla rimonta di un pimpante Andrea Bagioli. Sempre battuti Matthews (alla 20esima top-ten stagionale, ma senza vittorie!) e Trentin.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.