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di Giuseppe Girolamo

E’ andato tutto come dovevo andare: trionfo sul Monte Etna e vittoria finale del Giro di Sicilia. Damiano Caruso sognava il successo nella sua montagna. Nelle alture dell’Etna il ragusano passa molte delle sue giornate di allenamento. Al cospetto dei suoi tanti tifosi l’alfiere in maglia azzurra è riuscito a staccare la concorrenza negli ultimi due chilometri, arrivando tutto solo sul traguardo di Piano Provenzana. Poco prima di tagliare la linea d’arrivo un leggero sguardo verso sinistra a cercare la moglie, i figili e tutti coloro i quali hanno sfidato la giornata uggiosa per applaudirlo e supportarlo. E’ un gran giorno per Damiano; si percepisce dal suo sorriso smagliante e dai suoi occhi lucidi dopo il traguardo.

Gli avversari più tenaci sono stati Louis Mentjes, Jefferson Cepeda (rispettivamente secondo e terzo al traguardo; a posizioni invertite nella classifica generale) e Vincenzo Nibali. Il messinese ha fatto vedere i suoi grandi miglioramenti, dimostrando una condizione fisica in crescendo. Ha lottato sin quando ha potuto, ma all’ennesima accelerazione di Caruso ha dovuto alzare bandiera bianca. Alla fine il portacolori della Astana non sale neanche sul podio finale, ma questo è un particolare secondario. Nibali c’è e soprattutto ci sarà, questo è veramente importante, dopo le tante vicissitudini dei primi mesi di stagione.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com