colbrelli

Successo di Sonny Colbrelli nel 24° G.P. Bruno Beghelli. Il portacolori della Bahrain-Merida ha battuto in uno sprint ristretto il campione di Spagna Alejandro Valverde.

Cronaca – Prosegue la serie di classiche di fine stagione con una gara tradizionalmente riservata alle ruote veloci. Come al Giro dell’Emilia di ieri, sono tre i protagonisti della fuga della prima ora: Tommaso Fiaschi, Emil Dima e Stepan Kuryianov. Il primo a mollare e l’italiano, che si stacca a 75 km dall’arrivo. Gli altri due resistono fino ai -40. Il circuito presenta lo strappo dello Zappolino (da ripetere complessivamente 10 volte) e i tentativi si susseguono. Molto attivo Gianni Moscon, autore di un paio di allunghi assieme ad altri atleti.

Sette al comando e Colbrelli centra il terzo successo stagionale – L’ultimo passaggio sullo Zappolino lancia in orbita Guillaume Martin, che scollina con 6″ di vantaggio. Alle sue spalle, però, Valverde fa sul serio e con uno scatto dei suoi lancia un drappello che in discesa si riporta sul transalpino. Sono in sette: Ivan Garcia Cortina, Sonny Colbrelli, Jack Haig, Aleandro Valverde, David Gaudu, Bauke Mollema (vincitore del Beghelli 2018) e Martin. Grazie all’apporto di Garcia Cortina, che tira per Colbrelli, il gruppo non riesce a chiudere anche se fa sentire il fiato sul collo ai fuggitivi. Lanciato da Garcia Cortina, Colbrelli non lascia scampo agli avversari, nonostante il tentativo di rimonta dell’eterno Valverde. Terzo posto per Haig, poi Gaudu, Mollema, Martin e Garcia Cortina; gruppo regolato da Andrea Pasqualon. Per Sonny Colbrelli bis in questa corsa dopo il successo nel 2015, e terzo successo nel 2019 dopo 1 tappa al Tour of Oman e 1 al Giro di Germania, senza dimenticare diversi piazzamenti nell’ultimo mese e mezzo di gare: 9° alla classica di Amburgo, 2° alla Coppa Sabatini, 5° al Memorial Pantani, 8° al Trofeo Matteotti e 11° al Mondiale. A suffragare l’eccezionale regolarità di un campione unico come Alejandro Valverde, il secondo posto di oggi rappresenta la 39esima top-ten stagionale (con 5 successi) per l’ex iridato: non male per un vecchietto di quasi 40 anni!

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.