Con un’azione da perfetto finisseur, Fabian Cancellara conquista la Milano-Sanremo da super favorito, andando a chiudere un periodo da favola che gli aveva regalato già le vittorie nell’Eroica e nella Tirreno-Adriatico.

Il tentativo di Rebellin, Bettini e Savoldelli – Novità sul percorso con l’inserimento della salita delle Manie e l’arrivo in via Roma che lascia il posto a quello sul lungomare Italo Calvino. Sulla Cipressa si forma un drappello con grandi nomi italiani ad infiammare la corsa: il sempreverde Davide Rebellin (recente vincitore della Parigi-Nizza), il campione del mondo Paolo Bettini e il vincitore di 2 Giri d’Italia Paolo Savoldelli; con loro ci sono gli svedesi Niklas Axelsson e Thomas Lovkvist. Un quintetto bene assortito che, nel tratto tra la Cipressa e il Poggio, riesce ad accumulare un margine di circa 30”. Dietro, però, le squadre dei velocisti e la CSC di Cancellara si organizzano e recuperano rapidamente.

Tutti in gruppo ai piedi del Poggio, poi il sogno di Bertolini – Nonostante la collaborazione tra i primi, l’azione di Rebellin & co. si esaurisce ai piedi del Poggio. Inizia la salita simbolo del mondiale di primavera e attacca Alessandro Bertolini. Il 36enne di Rovereto nel 2007 ha vissuto la sua migliore stagione tra i pro’ con sei successi (tra i quali ben quattro classiche nazionali: Giro dell’Appennino, Coppa Agostoni, Giro del Veneto e Coppa Placci) e le vittorie nella Coppa Italia e il primo posto nell’UCI Europe Tour, oltre alla prima convocazione in Azzurro. Bertolini tenta il colpaccio, ma anche il suo tentativo viene neutralizzato. Rebellin prova nuovamente. Niente. Poco prima della cima, scatto di Philippe Gilbert, ma Cancellara è lì a pochi metri a tirare un manipolo di uomini con Gasparotto, Rebellin, Ballan e Freire. Proprio lo svizzero prende in mano la situazione in discesa riportando un drappello di una decina di unità su Gilbert. Il grosso del gruppo non è distante, ma non riesce più a rientrare.

Il capolavoro di Cancellara – Nell’ultimo tratto della discesa ci prova ancora Rebellin! Con il veneto ci sono Pellizotti e ancora Bertolini! Ma gli altri ritornano sotto. Scatta il basco Inigo Landaluze, c’è un attimo di indecisione dietro ed è qui che Fabian Cancellara decide di assestare il colpo del K.O. L’elvetico riprende Landaluze, lo lascia sul posto, si alza sui pedali e va via con una progressione pazzesca, tipica del suo repertorio. In un attimo, il vuoto alle sue spalle! Lo svizzero di origini lucane spinge come solo lui sa fare e si presenta tutto solo ad assaporare un trionfo annunciato e per questo ancora più difficile da conseguire. Dopo la Parigi-Roubaix 2006, è la seconda classica Monumento che finisce nel suo già ricco palmarès. A 4” Filippo Pozzato regola gli inseguitori con Gilbert terzo e un inesauribile Rebellin quarto; solo ottavo il vincitore dell’ultima edizione Oscar Freire.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.