Vittoria in extremis di Kaden Groves su Ganna nella 21esima e ultima tappa della Vuelta a Espana. Assieme ad altri quattro, tra i quali Evenepoel, avevano attaccato nel finale. Festeggiamenti per Sepp Kuss e per la Jumbo-Visma, che entra nella storia del ciclismo come l’unica squadra a vincere nello stesso anno Giro (Roglic), Tour (Vingegaard) e Vuelta (Kuss), ovvero tutti e tre i Grandi Giri.
Groves centra il tris, Ganna ancora 2° – Sei uomini attaccano per evitare lo sprint a ranghi compatti. Sono la maglia verde Kaden Groves, la maglia a pois Remco Evenepoel, Filippo Ganna, Rui Costa, Lennard Kamna e Nico Denz. Ben cinque (!) dei sei al comando hanno vinto almeno una tappa in questa edizione della Vuelta (il solo Denz è ancora a secco). Un emozionante testa a testa tra il sestetto al comando e il gruppo (assai povero di velocisti, a dire il vero). Ma proprio a poco più di 500 metri dall’arrivo, il gruppo si accoda. Ed è proprio in questo istante che Evenepoel tenta il tutto per tutto con una progressione delle sue, che costringe Groves a fare l’impossibile per non perdere le ruote del campione del mondo a cronometro. Remco guadagna qualche metro, ma Groves riesce con non poca fatica a superarlo e a vincere la sua terza tappa in questa Vuelta, legittimando la maglia verde della classifica a punti. Secondo, ancora una volta Filippo “Pippo” Ganna, magnifico vincitore dell’unica cronometro, che ha sfiorato più volte il successo in volata.
Podio giallonero, e qui la festa? – Apoteosi della Jumbo-Visma che piazza tutti e tre i suoi uomini di spicco sul podio finale dell’ultimo Grande Giro stagionale. Onore e merito a Sepp Kuss, vincitore di una tappa e, soprattutto, leader per ben 14 giorni della gara iberica. L’americano, che aveva disputato in stagione sia il Giro che il Tour (spesso ultimo uomo in montagna dei capitani, rispettivamente Roglic e Vingegaard), si è superato in Spagna, non avendo praticamente cedimenti e portando a casa un trionfo che ne nobilita la carriera. Il dominatore del Tour, Jonas Vingegaard (con 2 successi di tappa), secondo a soli 17″; il vincitore del Giro, Primoz Roglic (anch’egli vincitore di 2 tappe), terzo a 1’08”. Ai piedi del podio Juan Ayuso (maglia bianca di miglior giovane) 4° a 3’18”; 5° Mikel Landa a 3’37”; 6° Enric Mas a 4’14”; 7° Aleksandr Vlasov a 7’53”; 8° Cian Uijtdebroeks (rivelazione) a 8’00”; 9° Joao Almeida a 10’08”; 10° Santiago Buitrago a 11’38”. Evenepoel, dopo il crollo nella tappa del Tourmalet, ma con tante fughe portate a compimento, chiude 12° a 16’44”.