di Ettore Ferrari

Nel giorno del suo 66° compleanno, ricordiamo una delle più belle e significative vittorie di Beppe Saronni: la Freccia Vallone 1980, infliggendo una sonora sconfitta a Bernard Hinault, che lo aveva castigato nell’edizione precedente.

La delusione del ’79 – Il trionfo del campione lombardo nella 44esima edizione della classica ardennese è figlio della delusione dell’anno prima, quando Bernard Hinault sorprese Saronni nella volata a tre (l’altro era lo svedese Johansson). Ma nell’80 è tutta un’altra storia. Saronni, ancora giovanissimo (22 anni e mezzo) è già al quarto anno da professionista e vanta numerose vittorie, già tanta esperienza, ma anche tanti… piazzamenti brucianti. In particolare alla Milano-Sanremo, il capitano della Gis-Gelati ha dovuto masticare amaro: secondo nelle ultime tre edizioni! A ciò si aggiungano il già citato posto d’onore nella Freccia dell’anno precedente.

Saronni stacca Hinault in salita – Il momento decisivo e più bello della gara si vive quando, in un tratto in salita piuttosto impegnativo mentre c’è in testa lo svedese Sven-Ake Nilsson, Saronni leva letteralmente di ruota Hinault. Il fuoriclasse transalpino si incaponisce su un rapporto lunghissimo, che non genera i suoi frutti. La sagoma di Saronni si allontana alla sua vista, saltellando sui pedali con perentoria agilità. Ripreso Nilsson. La volata non ha storia, con Saronni che coglie un successo assai significativo. Dopo la batosta nella Parig-Roubaix (4° a 6’05” dallo scatenato Moser), Hinault è battuto nettamente anche nella prima classica ardennese, terzo e primo degli inseguitori a 1’40”.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.